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Curiosità, attività ed enigmi — un filo che unisce tutte le età

Quali saranno i lavori del futuro?

Immagina quanto sia cambiato il mondo del lavoro negli ultimi cinquant’anni. Negli anni Settanta esistevano ancora figure come il lattaio o la centralinista—mestieri che oggi sembrano appartenere a un’altra epoca. Nessuno avrebbe mai immaginato professioni come il social media manager, il data scientist o il consulente di sostenibilità.

Ma come cambierà il lavoro nei prossimi cinquant’anni? Nessuno può prevederlo con certezza, ma possiamo osservare alcune tendenze per farci un’idea della direzione che sta prendendo il mercato del lavoro. È proprio questo lo scopo del report Future of Jobs 2025 del World Economic Forum (WEF), che attraverso analisi statistiche e il dialogo con le maggiori aziende mondiali prova a darci un piccolo “spoiler” su quello che ci aspetta.

Attraverso la lettura di questo report, vorrei esplorare insieme quali potrebbero essere i mestieri del futuro, quali settori e competenze saranno più richiesti nei prossimi anni e come possiamo scegliere e prepararci per affrontare questi cambiamenti. Alcune tendenze sono prevedibili — come la crescita del settore tecnologico — ma altre sono sorprendenti: ad esempio, il mestiere con più posti nuovi previsti a livello globale secondo il WEF è… l’agricoltore!

Nota: Il WEF è un’organizzazione che riunisce molte figure di spicco dell’economia e della politica globale. È importante ricordare che le sue analisi riflettono inevitabilmente anche la visione delle aziende coinvolte. Tuttavia, il report è stato elaborato da team di ricerca che hanno raccolto dati e testimonianze da un ampio spettro di imprese, rendendolo una fonte preziosa e solida per orientarci su questi temi.

Perché il lavoro sta cambiando?

Oggi il mondo del lavoro si trasforma a una velocità mai vista prima, guidato da fattori come digitalizzazione, automazione e globalizzazione, ma anche da macro-tendenze come la sostenibilità, la demografia e le pressioni economiche. Secondo il World Economic Forum, i più importanti motori di trasformazione del lavoro sono:

  • il cambiamento tecnologico
  • l’incertezza economica
  • la sostenibilità
  • le tensioni geopolitiche
  • i cambiamenti demografici

Questi cinque fattori continuano a creare nuove opportunità così come nuove sfide per lavoratori e aziende in tutto il mondo.

Infografica dei 5 grandi motori del cambiamento nel mercato del lavoro: cambiamento climatico, incertezza economica, sostenibilità, tensioni geopolitiche e cambiamenti demografici.

1 — Cambiamento tecnologico

Prendi il tuo smartphone: è già il simbolo di una trasformazione enorme, ovvero la digitalizzazione. Gli strumenti digitali sono sempre più centrali in ogni settore — non si tratta più solo di lavori “al computer”: anche professioni tradizionali come il magazziniere o l’autista ora richiedono competenze tecnologiche, dall’uso di tablet per la logistica ai sistemi automatici di gestione.

Ma il vero colpo di scena arriva con l’Intelligenza Artificiale (AI). Oggi, l’86% dei datori di lavoro si aspetta che proprio l’AI e le tecnologie di elaborazione delle informazioni cambieranno radicalmente la loro attività entro i prossimi cinque anni. Gli investimenti nell’AI sono aumentati di quasi otto volte da novembre 2022, quando è stato lanciato il primo modello di ChatGPT. Questo boom sta già cambiando tantissimi mestieri — chi sa usare bene queste tecnologie oggi parte con un enorme vantaggio!

Anche l’automatizzazione, cioè l’utilizzo di robot e sistemi autonomi, è in costante crescita. Oggi le installazioni robotiche sono concentrate in pochi paesi — l’80% di queste si trovano in Cina, Giappone, Stati Uniti, Corea del Sud e Germania. Tuttavia, l’automatizzazione sta diventando sempre più importante a livello globale e dovrebbe trasformare circa il 60% delle aziende nei prossimi anni.

Schema rappresentante le quattro rivoluzioni industriali e la progressiva automatizzazione dei sistemi di produzione . (Immagine: Christoph Roser di AllAboutLean.com, CC BY-SA 4.0, per Wikimedia Commons)

Queste tecnologie comportano due tipi di cambiamenti:

  • eliminano alcuni lavori (ad esempio, meno operai nelle linee di montaggio dove ci sono i robot),
  • ne creano di nuovi (più tecnici, più programmatori, più persone che sanno “parlare” con le macchine).
Domanda

Quali cambiamenti tecnologici noti nella tua vita di tutti i giorni? Usi nuovi strumenti o servizi digitali?

2 — Incertezza economica

Oggi sentiamo spesso parlare di inflazione, crisi, costi che aumentano. Infatti, circa metà delle aziende nel mondo pensa che il costo della vita e la crescita economica lenta saranno tra i fattori più importanti che trasformeranno le loro attività nei prossimi anni.

Ma che cosa c’entra l’economia con il lavoro? Quando tutto costa di più, le aziende devono trovare modi più efficienti per produrre, magari con meno personale oppure cambiando prodotti e servizi. Questo trasforma l’offerta del mercato del lavoro e aumenta l’importanza di alcuni mestieri a discapito di altri.

3 — Sostenibilità

Con la svolta verde sono già nati migliaia di lavori “green”, cioè lavori dedicati all’energia pulita, al riciclo, alla diminuzione degli sprechi. Quasi metà delle aziende pensa che la lotta contro le emissioni e l’adattamento al cambiamento climatico trasformeranno radicalmente molte professioni.

Questi cambiamenti sono particolarmente importanti in alcuni settori industriali ad alto impatto ambientale, come l’industria automobilistica e aerospaziale o l’estrazione di minerali e materiali. La loro rilevanza dipende anche dalla regione geografica — ad esempio, il Sud-Est asiatico è particolarmente esposto agli effetti del cambiamento climatico, mentre solo il 20% delle aziende dell’Asia centrale pensa che il clima sia un fattore rilevante per la propria attività.

(Foto: Dcpeopleandeventsof2017, CC BY-SA 4.0, per Wikimedia Commons)

4 — Tensioni geopolitiche

Spesso dimentichiamo che quando succede qualcosa dall’altra parte del mondo — una guerra, una nuova legge, un blocco commerciale – anche il lavoro nelle nostre città può cambiare. Circa un terzo delle aziende si aspetta grandi trasformazioni proprio a causa delle tensioni tra paesi, delle restrizioni al commercio e dei cambiamenti nelle politiche industriali.

Negli ultimi anni, le restrizioni al commercio sono raddoppiate, una tendenza che potrebbe rallentare la crescita economica globale e rendere più instabile il mercato del lavoro in molte aree. I Paesi in via di sviluppo sono particolarmente vulnerabili a questa instabilità, perché dipendono maggiormente dal commercio internazionale e sono più esposti alle conseguenze di conflitti o barriere economiche.

5 — Cambiamenti demografici

Probabilmente hai già notato i cambiamenti demografici nel tuo quartiere: l’Italia infatti ha una delle popolazioni più anziane d’Europa ed è uno dei paesi con il più basso tasso di natalità al mondo.

Questa situazione è tipica della maggior parte dei paesi più sviluppati. Nei paesi ricchi, la popolazione sta invecchiando: nascono sempre meno bambini e si vive più a lungo. Così, aumentano le persone anziane rispetto ai giovani che entrano nel mondo del lavoro. Una conseguenza importante? Serviranno più persone specializzate in assistenza — un’opportunità per chi vorrà lavorare nell’aiuto agli altri.

Al contrario, in molti paesi in via di sviluppo si sta vivendo un’esplosione di giovani pronti a entrare nel mondo del lavoro. Si stima che entro il 2050 quasi il 60% della forza lavoro mondiale vivrà proprio in queste aree! Dove ci sono tanti giovani, però, sarà necessario creare milioni di nuovi posti di lavoro — e se non ci si riesce, potrebbero aumentare la disoccupazione e il disagio sociale. In questi paesi le competenze digitali e la formazione saranno fondamentali per affrontare la sfida.

Sfida

Immagina un mestiere che combini due di questi grandi cambiamenti (es. tecnologia + sostenibilità): che lavoro potrebbe essere? Come si chiamerebbe?

Quali saranno i mestieri del futuro?

Secondo i dati del World Economic Forum, da oggi al 2030 circa il 22% dei lavori attuali sarà completamente trasformato da questi grandi trend. Si creeranno addirittura 170 milioni di nuovi posti di lavoro, ma nello stesso periodo ne spariranno circa 92 milioni.

Sfida

Quale sarà il saldo finale dell’aumento dei lavori?

Risposta

Ci saranno circa 78 milioni di posti di lavoro in più rispetto ad oggi.

I lavori che cresceranno di più sono:

  • Agricoltori e lavoratori agricoli
  • Professioni “umane” (assistenti sociali, insegnanti, infermieri, assistenti alla persona)
  • Lavori legati alla tecnologia (esperti di dati, sviluppatori di software, specialisti AI)
  • Mestieri della sostenibilità (ingegneri ambientali, operatori di energie rinnovabili, specialisti in veicoli elettrici e autonomi)
  • Lavori “pratici” (fattorini, autisti, addetti alla logistica, addetti alle costruzioni)

ll settore agricolo dovrebbe vedere la crescita maggiore in termini assoluti, con 35 milioni di posti di lavoro in più entro il 2030, grazie al cambiamento tecnologico, all’importanza crescente della sostenibilità e al costo della vita in aumento. I mestieri legati alla tecnologia — soprattutto all’intelligenza artificiale — dovrebbero invece registrare la percentuale di crescita più alta: in alcuni casi si prevede addirittura un raddoppio delle opportunità nei prossimi cinque anni!

Al contrario, i lavori più ripetitivi e facilmente automatizzabili rischiano di diminuire: ad esempio, operatori di catene di montaggio, impiegati in mansioni standardizzate o lavori manuali tradizionali che vengono sostituiti da macchine o strumenti digitali. Non solo: anche gli addetti amministrativi, i segretari e i cassieri dovrebbero vedere una riduzione di milioni di posti di lavoro!

Quali saranno le competenze del futuro?

Cosa dovresti imparare per prepararti al mondo di domani? Secondo i datori di lavoro, quasi il 40% delle competenze considerate fondamentali oggi cambierà entro il 2030! Ma che cosa significa concretamente?

Competenze tecniche

Le competenze tecniche sono quelle che cresceranno di più. In cima alla lista troviamo:

  • Intelligenza artificiale (AI): saper capire e usare strumenti basati sull’AI diventerà sempre più importante.
  • Analisi dei dati: imparare a leggere e interpretare grandi quantità di informazioni servirà in qualsiasi lavoro.
  • Sicurezza informatica: sapere come proteggere dati e dispositivi diventa indispensabile in ogni azienda, soprattutto con le crescenti tensioni geopolitiche che aumentano il rischio di attacchi informatici.
  • Competenze digitali di base: sapersi muovere tra app, programmi e nuove tecnologie sarà richiesto ovunque, anche in mestieri che oggi ci sembrano “tradizionali”.
(Immagine: DataBase Center for Life Science (DBCLS), CC BY 4.0 , per Wikimedia Commons)

Competenze personali e sociali

Oltre alla tecnologia, saranno sempre più richieste alcune abilità “umane”, cioè personali e sociali, come:

  • Curiosità: la voglia di imparare cose nuove e non fermarsi mai.
  • Flessibilità: la capacità di adattarsi ai cambiamenti.
  • Collaborazione: lavorare bene con gli altri, anche se sono molto diversi da te.
  • Sensibilità ambientale: agire e prendere decisioni pensando all’impatto sul pianeta.

Competenze trasversali

Esistono poi competenze trasversali che resteranno fondamentali in ogni tipo di lavoro, ora e in futuro:

  • Pensiero analitico: capire e risolvere problemi anche complessi.
  • Empatia: mettersi nei panni degli altri, ascoltare e comunicare bene.
  • Motivazione e leadership: saper guidare un gruppo e trovare le energie quando le cose si fanno difficili.

Competenze fisiche

Con la crescita dell’automazione e della digitalizzazione, le abilità fisiche come la forza, la resistenza e la precisione manuale saranno invece meno richieste nella maggior parte dei settori.

Domanda

Quali di queste competenze pensi di usare già nella tua vita quotidiana?

Come puoi prepararti per il lavoro del futuro?

Mantieni un atteggiamento curioso

Fatti domande, cerca informazioni in autonomia, esplora argomenti nuovi e insoliti. (È proprio quello che proviamo a fare insieme su Tangenzialmente!)

Allenati anche a non smettere mai di imparare. Il mondo cambia alla velocità della luce e saper aggiornarsi è la competenza che apre tutte le porte. Usa ciò che già conosci per andare ancora più lontano.

Allena competenze trasversali

Impara a lavorare in squadra, comunicare con gli altri e risolvere problemi. Il modo migliore? Buttati! Prova nuovi progetti, partecipa a qualcosa che non hai mai fatto, metti alla prova le tue idee anche se non ti senti al tuo agio. Sbagliare è normale: è così che si cresce davvero.

Coltiva le competenze digitali

Familiarizza con gli strumenti di base: Word, Excel, motori di ricerca, sistemi operativi… C’è sempre un tutorial o un “come si fa” online, ma il trucco migliore è imparare quando ti serve davvero qualcosa.

Cerca strumenti nuovi che ti aiutino davvero e che ti incuriosiscono. Online trovi tantissime risorse gratuite per imparare divertendoti!

Hai una vena artistica? Prova programmi di disegno come Inkscape o GIMP.
Ti piacerebbe creare un videogioco? Inizia a programmare con Scratch! Vuoi organizzarti meglio nello studio? Scopri strumenti come Anki, che usano la ripetizione dilazionata per aiutarti a ricordare tutto più facilmente.

(Tutti i programmi citati sono 100% gratuiti — così puoi sperimentare senza costi e senza vincoli.)

Più ti eserciti con la tecnologia, più ti verrà naturale imparare nuovi strumenti anche in futuro: sono abilità che ti serviranno sia nella vita quotidiana che nel lavoro di domani.

Pensa a dove vuoi arrivare

Parla con persone di professioni diverse: chiedi cosa fanno, come sta cambiando il loro lavoro, e come sono arrivati fin lì. Puoi partecipare a open day, fiere del lavoro o incontri con esperti: potresti scoprire mestieri che non sapevi nemmeno esistessero!

Scegliere la propria strada non è semplice, specialmente quando tutto cambia rapidamente e ci sono infinite possibilità. Non c’è una risposta perfetta per tutti, ma iniziare a immaginare che cosa sarebbe per te un “buon futuro” può aiutarti a capire quali occasioni cogliere: cerchi stabilità? Preferisci un lavoro creativo o stimolante? Vuoi sviluppare le tue passioni o sentirti utile agli altri?

Sfida

Fai una lista delle qualità personali che secondo te ti rendono unico. In che modo potrebbero aiutarti in un lavoro che ancora non esiste?

Il futuro del lavoro

Il futuro del lavoro sarà sicuramente una sfida, ma anche un’enorme opportunità per chi avrà occhi curiosi, voglia di imparare e la capacità di intravedere possibilità dove gli altri vedono solo rischi. Oggi non sappiamo ancora che lavoro faremo domani, ma una cosa è certa: il futuro avrà bisogno di menti aperte e creative. Sei pronto ad essere una di queste?


Idee per attività didattiche

Attività pratiche
  • Diario delle professioni nascoste: Per una settimana, annota tutti i mestieri poco visibili o “dietro le quinte” che incontri nella vita quotidiana (ad esempio: chi pulisce la scuola, chi aggiorna i siti web, chi ripara autobus o sistemi elettrici, chi organizza le consegne dei pacchi). Alla fine, scegli quello che ti ha sorpreso di più e scopri qualcosa in più su come si svolge!
  • Orientamento in famiglia: Fai una mini-intervista ai tuoi familiari su come hanno scelto la loro professione. Hanno seguito la “strada tradizionale”? Hanno mai cambiato lavoro? C’è stato un momento in cui hanno dovuto imparare competenze nuove?
  • Intervista incrociata: Chiedi a due persone di età diverse (ad esempio un adulto e un adolescente) di raccontarti il loro lavoro ideale da bambini. In cosa è cambiato il loro sogno? Credi che oggi i ragazzi sognino mestieri diversi rispetto a vent’anni fa?
Spunti di discussione
  • Cosa pensi sia più importante: imparare a usare le nuove tecnologie o sviluppare capacità “umane” come empatia e collaborazione?
  • Quali mestieri dovrebbero restare “umani” e non essere mai affidati a robot o software? Perché? Quali lavori invece potresti immaginare svolti da una intelligenza artificiale senza problemi?
  • Come cambiano le opportunità di lavoro tra città e campagna, tra Italia e altri paesi? È giusto che alcune competenze siano più richieste o pagate solo in certe parti del mondo?
  • Come ci possiamo preparare a una realtà dove il cambiamento è la regola?
Attività creative
  • Crea il mestiere del 2050: Scrivi almeno 5 lavori futuristici o “impossibili” che ti piacerebbe esistessero (es. allenatore di robot, architetto di città virtuali, psicologo per AI). Scegli il tuo preferito e inventa una breve descrizione di cosa farebbe ogni giorno.
  • L’ufficio del futuro: Come sarà lo spazio di lavoro fra 30 anni? Più digitale, più verde, senza scrivanie…? Cosa cambieresti rispetto a oggi? Disegna l’ufficio del futuro!
  • Lettera al sé futuro: Scrivi una lettera a te stesso fra 15 anni: che lavoro immagini di fare? Come pensi che saranno cambiate le tue passioni? Quali competenze ti piacerebbe sviluppare?
  • Campagna per il lavoro etico: Crea un volantino, un poster o una breve presentazione per sensibilizzare su un aspetto che ti sta a cuore: il lavoro sostenibile, la parità di genere, la formazione continua, ecc.

Risorse

  • WEF Future of Jobs Report 2025 (PDF) — Il report ufficiale del World Economic Forum: 290 pagine di dati, analisi e previsioni sulle competenze, i settori e le professioni che plasmeranno il mercato del lavoro tra il 2025 e il 2030.
  • Future of Jobs 2025: sintesi e tendenze — Una panoramica ufficiale, con i punti salienti e le tendenze chiave emerse dal report, curata dal World Economic Forum. Utile per chi cerca una guida rapida ai cambiamenti in arrivo.